Non si può schematizzare un sentimento, un pensiero, un odore, un desiderio o un affetto.
Non si può racchiudere in un'unica giornata l'amore per il proprio partner.
Oggi i campetti di paddle sono vuoti.
I mariti devono uscire con le mogli.
Per alcuni è un desiderio, per altri un piacere.
Ma c'è chi lo vive come un obbligo. E gli manca immensamente il paddle.
Oggi i negozi di fiori aumenteranno le loro vendite.
Molti mariti smemorati e senza regalo ripareranno all'errore comprando un bel fiore in orario di chiusura.
I ristoranti saranno pieni.
Amazon avrà consegnato maglioni, cellulari, cravatte, scarpe e molto altro.
E da domattina tante persone prenoteranno giri in Ferrari, cene etniche o massaggi alle terme di buoni regalo ricevuti stasera tra il secondo piatto e il dolce.
E ieri?
Chi si sarà svegliato presto in una domenica qualunque per fare una bella colazione a sorpresa al proprio partner?
E domani?
Qualcuno ricorderà che occorre essere attenti a quella cosa che il partner odia e che noi invece continuiamo a fare?
E tra un mese?
In gran numero torneranno a lamentarsi del partner e a fare i "cascamorto" con qualche collega alla macchina del caffè?
A che cosa sarà servita allora il 14 febbraio?
Le giornate come oggi devono educarci ad un'attenzione da regalare tutto l'anno.
Ogni ricorrenza deve aiutare il resto del nostro vivere.
Il compleanno?
Deve essere un ringraziamento per essere in questo bellissimo mondo e l'occasione per accorgerci di chi abbiamo accanto.
Il Natale?
Per chi crede, deve affermare la Presenza di un bene più grande che deve guidare ogni gesto o pensiero.
Gli anniversari?
Devono ricordarci che siamo fortunati perché festeggiamo qualcosa di molto positivo che non vogliamo dimenticare.
No.
Non sarà un anello costoso regalato oggi che renderà speciali anche gli altri giorni.
No.
Non sarà la cena in un ristorante stellato che ci farà sentire speciali quando ci alzeremo la mattina, struccati, spettinati e con un pigiama molto datato.
No.
Non sarà MAI un bene materiale a rendere speciali le nostre vite.
Sai che cosa è San Valentino?
E' Jordi, che l'altro giorno ha messo 70 euro dei suoi risparmi (credo tutti) nel salvadanaio famigliare "perchè so che servono più lì che a me".
Io non l'ho bloccato.
Donare ciò che hai, a chi vuoi, è un atto di libertà e di amore. E lui l'ha fatto.
Sai che cosa è San Valentino?
E' Teudis, che scrive "Il mio papà" per un tema di qualcuno che stima.
Ha già 13 anni.
Non ha fatto questa scelta come farebbe un bimbo piccolo per cui il papà è ancora un supereroe.
E' stata una scelta fatta con consapevolezza (pur conoscendo tutti grandi limiti che ha il suo papà).
Sai che cosa è San Valentino?
E' Anna, che finisce di fretta i suoi compiti per avere tempo per aiutare i suoi fratelli perché sa che ne hanno bisogno di lei.
Per me San Valentino è questo.
E' dimostrare l'amore per l'altro ogni giorno, in circostanze che non si vedono, in gesti poco eclatanti.
San Valentino è una giornata in cui il mondo si sforza per mettere al centro l'amore .
E' una cosa bella. Molto bella. E sarebbe bella, utile, educativa, formativa ed indimenticabile se ci spronasse a che ciò possa accadere i 365 giorni dell'anno.
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