Red carpet.
Flash e foto.
Video in posa sui social.
Dipendenti stile "Yes man" pur di far carriera.
"Morte tua e vita mia" come motto personale.
Il fine giustifica i mezzi.
Il doping nelle gare amatoriali.
Stiamo costruendo un mondo basato nel farsi vedere.
Ormai è la moda del "io, io, io ed io".
Tanti sforzi hanno come unico obiettivo la "ricerca dei riflettori".
La sostanza si sta perdendo.
L'apparenza sta vincendo.
Chi va avanti? Colui che sa farsi vedere al momento giusto nel luogo giusto.
Spesso non importa se le competenze sono carenti.
Come si misura la realizzazione di se' stessi? Con i like ricevuti online.
Come ci si rapporta con gli altri?. "Sono attento a te se ne posso trarre un profitto".
La spontaneità è stata accantonata dalla teatralità.
E invece, quanto era bello quando tuo papà ti ha insegnato ad andare in bici? Ricordi quel suo modo altruista di mettersi a disposizione? E ricordi quella sensazione di sicurezza che ti dava quando teneva il tuo sellino per aiutarti a stare in equilibrio? E ricordi quando dopo le prime pedalate in solitaria lui esplodeva di allegria e tu sorridevi radiante di felicità?
Ricordi quanto era bello quando imparavi a nuotare e qualcuno ti metteva la mano sotto al corpo tentando di non sorreggerti troppo (per non evitarti la fatica) o troppo poco (per non farti annegare)?
E ti accorgi quanto stai bene quando fai qualcosa senza che nessuno te l'abbia chiesto o ne venga a conoscenza?
Una compagna di classe sta male? Le offri i tuoi crackers quasi di nascosto.
Sei piccolo, hai rotto un gioco a un tuo amico e ci sei rimasto male? Il giorno dopo spendi i tuoi soldi, lo ricompri e glielo lasci sulla scrivania della classe senza dire nulla.
"Quando torni dal lavoro passi da me? Ho fatto il ragù. Ho già messo via un contenitore da darti."
Vai in montagna ed è il momento della pausa? "Tieni amico. Ho portato il cioccolato anche per te".
Che bello è quando ti metti in azione senza dirlo a nessuno?
Si brucia la luce della scala condominiale? La cambi quando nessuno ti vede.
Qualcuno fa qualcosa di errato? Glielo dici in solitaria. Non serve scriverlo nel gruppo whatsapp perché tutti sappiano che ti stai interessando.
Non sono i like, le coppe vinte o le promozioni aziendali a far diventare vere le cose.
Ciò che ci fa stare bene è in luoghi riservati.
L'amatore che si dopa per vincere le gare, nel fondo del suo cuore, avrà una tristezza profondissima.
L'adolescente che si vanta dei tantissimi like, dentro di se' sentirà una solitudine disarmante.
Il papà che pensa più alla sua carriera che al bene dei suoi figli si ritroverà ad un punto della vita in cui si pentirà amaramente. E non potrà più tornare indietro.
La vita è nei dettagli.
La felicità è nelle piccole cose.
La vita è nella coccola che riceviamo.
La vita è nell'attenzione che doniamo.
La vita è nei figli che senza vergognarsene chiedono un bacio quando si esce di casa.
La vita è nella cura che hai di tua moglie e di tuo marito. Non dovuta. Ma per amore.
La vita è negli affetti donati o ricevuti anche da una persona che si trova sul tram e non si vedrà mai più.
Dov'è il nostro "red carpet"?
E' nell'essere presenti per chi ne ha bisogno, senza che necessariamente occorra esplicitarlo.
E' nell'accorgerci di quando qualcuno ci ha in mente, senza che debba essere detto su nessun social.
Ho sempre amato questa foto di anni fa.
Racconta tutto ciò che io vorrei.
Descrive meglio tutto ciò che vorrei trasmettere.
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