Senza un'idea non c'è progetto e senza un progetto non c'è un'idea.
E nasce prima l'uovo o la gallina? Prima la gallina o l'uovo?
Chi lo sa.
Ciò che per me risulta evidente è il fatto che occorre aprire occhi, orecchie, cuore e mente per poter far nascere le idee.
Occorre essere curiosi. Guardare. Stupirsi. Commuoversi.
Occorre vivere.
E a questo punto: è nato prima l'uovo o Gallina? Fa nulla. Chissenefrega. Non mi importa!
I bimbi sono geniali.
Martedì giocavamo in cortile e ad un certo punto ci siamo ritrovati a giocare a "passaggi". Eravamo un super quarteto: Io, Teudis, Jordi e il vicino che chiameremo "baskettaro".
Tocca a Jordi, cinque anni e mezzo. Me la passa. Ma si inventa un numero che nemmeno Messi o CR7!! Il vicino ed io ci guardiamo sbalorditi. Ma come gli è venuto in mente?
Gli chiedo: "Jordi, come hai fatto?".
E Teudis, 9 anni e mezzo, orgoglioso: "Gliel'ho insegnato io papi". Jordi, orgoglioso anche lui, conferma.
E così che voglio vivere.
Imparando cose che mi insegna qualcuno che mi vuole bene.
Oppure insegnando a qualcuno che vuole imparare.
Voglio essere come Teudis e Jordi. Uguale a Teudis e Jordi.
Martedì i miei figli mi hanno educato. Come fanno sempre senza saperlo. Sono davvero geniali.
Tutti i miei progetti nascono guardando e imparando. Proprio come hanno fatto Teudis e Jordi. Proprio come loro mi hanno insegnato.
Ed è allora, solo allora, che creo, modifico, lavoro, (re) invento.
Le idee, se restano solo idee non diventano nulla e volano via. Per questo le plasmo su un foglio, le disegno e faccio gli schizzi (male) che spesso capisco solo io. Così per me iniziano a diventare concrete e a prendere forma. Poi, lascio "sedimentare" l'idea sul disegno finché il tutto prende una forma definita nella mia testa. E allora, solo allora, penso a come realizzarla e ai materiali che mi servono.
Così, quando mi metto all'opera, so bene come vorrei che fosse il risultato finale. E mi ci metto con tutto il Sig. Me Stesso in modo da riuscirci.
Grazie Teudis. Grazie Jordi. Siete davvero grandi.
E daga det (sempre qui in e con me)
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