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Immagine del redattoreEl Pincha Uvas

1512


Spesso siamo definiti da numeri. Non da ciò che siamo o facciamo.


  • In che anno sei nato?

  • Quanto pesi?

  • Quando ti sei laureato?

  • Quanto guadagni?

  • A che età ti sei sposato?

  • Quanto figli hai?


Ogni risposta racconta, certamente, una vita.

Dietro ad ogni risposta ci sono mille storie e sfacettature.

Ognuna potrebbe riempire mille fogli di storia. E di storie.

E ognuna descrive piccoli o grandi traguardi.


Io oggi dico 1512.

  • 1512 portachiavi appesi nel mio box;

  • 1512 oggetti che raccontano vite;

  • 1512 elementi pieni di storica passione. Quella che hanno in sé e quella che ci metto io nel collezionarli;

  • 1512 portachiavi di Paesi da me mai visitati ma in cui qualcuno mi ha pensato o 1512 pezzi che pubblicizzavano aziende che magari non esistono più, o 1512 pezzi artigianali, o 1512 pezzi fatti o comperati proprio per me;

  • 1512 portachiavi che non servono ad aprire serrature. Ma a raccontare esperienze;

  • 1512 portachiavi tutti diversi fra di loro. Come accade fra tutti noi.


1996

Una ranocchia. Per chi lo vede non significa nulla. Per me racconta un mondo intero.

Con i soldi guadagnati (e risparmiati) durante i tanti lavori estivi nei supermercati, alberghi e ristoranti mi sono comperato la mia prima macchina, una vecchissima e strausatissima Seat Ibiza con la quale ne ho combinate di ogni.

Questa ranocchia era il portachiavi di quella mia macchina.

La mia prima macchina.

Guardarlo mi fa ricordare tanti miei anni di vita.



1986 (o giù di lì)

Ero un pischello.

Ricordo questa vacanza nel sud della Spagna coi miei e mia sorella.

In quel viaggio avevo anche avuto un grande attacco di torcicollo in macchina che mia sorella aveva pensato di sistemarmi con una mossa da osteopata esperta che aveva visto in qualche film.

Mia sorella aveva sì e no 11 o 12 anni.

E vi assicuro che non era una osteopata esperta.....

Il mio collo si ricorda ancora quella mossa!

Comunque ricordo un autogrill di provincia dove avevo chiesto ai miei, già a quei tempi, di comperarmi un portachiavi.

E avevo scelto questo di Michael che in quei anni era davvero il Re.

Guardarlo mi fa ricordare i miei genitori.



1991

Qualche fiera dell'artigianato sperduta chissà dove.

E mia sorella anziché farsi i fatti suoi mi ha pensato. Come fa spesso.

E lo ha testimoniato regalandomi questo pezzo, con tanto di firma e anno.




1982

Portachiavi storico. Forse uno dei primi.

Incredibile. Ma anche io ho fatto l'asilo.

Questo portachiavi indicava a noi piccolissimi l'appendiabiti in cui posare il nostro grembiule a fine a giornata.

Guardarlo mi fa pensare da quanti anni colleziono portachiavi.

A come passa il tempo.

E a com'è bello far tesoro di ciò che ci accade.


1512, oggi

Questo il numero dei portachiavi che ora sono appesi nel mio box.

Domani non so. Potrebbe già aumentare.

Ognuno dei 1512 è un pezzo di vita.

Lo è sicuro per me. Ma anche per altri.

Non di tutti so la storia. Ma di moltissimi sì.

Per me guardarli è come un diario.

E' un baule dei ricordi.

E' un album di foto.

E' una vita che prende forma.


Che tutti possiamo avere qualcosa che ci aiuti a ricordarci dei pezzi fatti. Quelli belli ma anche quelli brutti. Per far tesoro.

E andare sempre avanti, un passo alla volta, con la testa ben alta.

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1 Comment


Marga Plaza
Marga Plaza
Feb 22, 2019

Tens raó, no hem de ser esclaus de les coses però sí que els records inserits en els objectes marquen la nostra pròpia i única vida.

Petons!!

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EL PINCHA UVAS

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