Mese di Aprile 2018.
Mi ritrovo in una casa nuova. Ci dormo da cinque mesi.
"Teudis, cosa puoi fare di nuovo, costruttivo e positivo per te stesso?
Falegnameria? Fatto! Piano piano ho costruito un laboratorio in box.
"E poi? Cos'altro? Cosa ti è sempre piaciuto che non hai mai sviluppato"?
Ho pensato subito alla scrittura!
Scrivere mi è sempre piaciuto.
Ho un taccuino con i pensieri che scrivevo da giovane.
E' pieno di poesie.
Sono poesie grigie, tristi, piene di nebbia. Sono poesie buie.
Ho anche una scatola (stra)piena di lettere scritte con amici e parenti nei miei primi anni in Italia.
Sono lettere piene di nostalgia e di speranza. Sono lettere piene di passato e di futuro.
Sono lettere piene di emozioni e di desideri.
"E quindi Teudis, dove vuoi scrivere?", mi sono chiesto.
Nei social network? Naaaa.
In fogli di carta? Naaaa.
"E un blog?".
E' demodé.
Non cerca like (anche se ammetto che mi piace quando mi si raccontano le emozioni provocate dai post).
E' uno strumento in controtendenza dove non si può scrollare o skippare. Se ti interessa, ti devi fermare qualche minuto per leggere.
Lo trovo perfetto!
Creo il dominio, imparo a fare i siti e alla fine scrivo il primo articolo https://www.elpinchauvas.com/post/jo-yo-me-io
E' corto. Cortissimo!
Ma ci sono già due cose essenziali che faranno sempre da filo conduttore: le domande su chi sono io, e la certezza che i "miei tre raggi di sole" illuminano tutto.
In questi 6 anni ho scritto 198 articoli, cioè 33 articoli all'anno, ovvero quasi 3 articoli al mese.
E' tantissimo!!!
La scrittura è come l'arte. Ogni volta permette di vedere colori nuovi, idee diverse, senzazioni nascoste o sapori innovativi.
Ogni tanto leggo articoli vecchi e ci vedo cose di me che non avevo capito.
Quando succede è molto interessante.
Gli articoli mi hanno fatto piangere, gioire, incuriosire, amare, odiare, crescere, apprendere o raccontare.
I testi hanno fatto vivere le stesse sensazioni a molti di voi.
In questi anni ho ricevuto messaggi di disaccordo, di preoccupazione o di emozione. Alcuni di voi mi hanno raccontato di aver pianto di emozione perchè leggendo hanno pensato al loro percorso, ai ricordi e alla propria vita. Che cosa bella no?
Sei anni fa ho pensato: "scrivere non dovrà mai essere una forzatura".
Inizio ad avere la barba bianca ed il volto pieno di rughe. Il mio fisico inizia a sentire la stanchezza di un ritmo di vita "non indifferente".
Ma una cosa ce l'ho sempre molto chiara.
A muoverci non devono essere gli obblighi o le forzature.
Dobbiamo rincorrere i desideri, le gioie, le speranze, i sogni.
La voglia di vivere ci deve far ricercare sempre le cose belle!!
Se mai mi stancherò di scrivere chiuderò il blog.
Ma per ora sono felice di questi 6 anni di pensieri condivisi.
Spero che il mio cuore non si secchi, e cerchi sempre di nutrirsi "di bello".
Spero che i miei occhi vedano ancora tante cose.
Spero che la testa mi aiuti a scrivere ancora per tanti anni.
Felici 6 anni caro Pinchauvas. Auguri!
Non smettere di stuzzicare la mia curiosità!
Già sei anni? È sempre bello leggerti!! silvia